Entrate - Lavoro a distanza, analisi e proposte in merito alla regolamentazione a regime
L’8 giugno abbiamo presentato all’Agenzia delle Entrate le nostre richieste scritte di modifica della bozza del nuovo regolamento sul lavoro a distanza.
Più di sessanta sono stati i punti che abbiamo chiesto di modificare ma soprattutto abbiamo voluto evidenziare quali devono essere i concetti portanti che tale regolamento deve contenere.
Per noi questo regolamento deve risultare attrattivo, non solo per lavoratrici e lavoratori già presenti in Agenzia ma anche per coloro che entreranno a breve che sono diverse migliaia e anche un buon regolamento sul lavoro a distanza può determinare la scelta rispetto diverse amministrazioni. I tanti vincitori di concorso che hanno rifiutato il posto presso l'Agenzia delle Entrate non ci può, infatti, lasciare indifferenti.
Ma un buon regolamento del lavoro agile può riuscire anche a dare risposta alle molteplici sofferenze presenti tra il personale già in servizio e in modo particolare in quelle regioni dove i carichi di lavoro sono più elevati e la possibilità di cambiamento e mobilità sono limitate nel tempo e con numeri troppo esigui.
Nel regolamento occorre chiarire che le finalità del lavoro a distanza (smart working, telelavoro e coworking) servono per agevolare e conciliare i tempi di vita e di lavoro e per realizzare quel benessere organizzativo che l’Amministrazione dovrebbe in ogni modo perseguire. Promuovere e diffondere un modello culturale di rispetto ed attenzione verso le esigenze del personale ottenendo così risultati di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa e il miglioramento del lavoro svolto.
Tutto questo può essere realizzato se tale regolamento riuscirà a dare risposte concrete alle esigenze di:
- supporto economico: con il pagamento del buono pasto e rimborsi per le spese sostenute;
- flessibilità: superamento della prevalenza delle giornate in presenza, la possibilità di ottenere anche settimane continuative di lavoro a distanza concentrando le giornate di presenza, permettendo giornate miste di lavoro in presenza e lavoro a distanza, avere la possibilità di scegliere il profilo orario preferito e non necessariamente solo quello convenzionale di 7 ore e 12 minuti
- libertà organizzativa: lavoratrici e lavoratori non devono essere tenuti al guinzaglio con una contattabilità di 5 ore giornaliere, similare a quella di chi lavora in presenza o in telelavoro e con la libertà di godere dei permessi contrattuali in qualsiasi orario della giornata.
- sostegno: alle varie situazioni di disagio per chi ha figli minori o è mono genitore, chi ha gravi malattie o deve seguire familiari in ospedale, donne vittime di violenza o chi, colpito da calamità naturali, deve riorganizzare la sua vita, ecc.
- salute e sicurezza: questo strumento deve essere potenziato quando ci sono difficoltà a raggiungere il posto di lavoro per calamità naturali o problemi alla circolazione o quando il posto di lavoro mette a disagio l’attività lavorativa a causa di lavori o guasti agli impianti.
In poche parole c’è l’opportunità di dare un segnale importante realizzando un cambiamento di attenzione verso le esigenze di lavoratrici e lavoratori di cui l’Agenzia delle Entrate ne ha, secondo noi, un estremo bisogno.
USB PI Agenzie Fiscali