Entrate Liguria. Fondo Politiche Sviluppo 2005. Le RdB/CUB tirano il freno a mano
Il 30 gennaio scorso abbiamo partecipato ad un incontro in Direzione Regionale sulla divisione tra gli Uffici di parte dei fondi 2005.
In particolare, oggetto della trattativa erano i fondi relativi alla Maggiorazione Front-Office (importo complessivo 248.636 euro) e dei fondi di sede (importo complessivo 366.210 euro).
La riunione è stata aggiornata al 13 febbraio, data in cui, presumibilmente verrà sottoscritto l’accordo di divisione dei Fondi.
Sul tavolo ci sono due posizioni contrapposte. La prima, in sostanza, è la riedizione degli accordi dello scorso anno (che anche le RdB avevano firmato), seppure, si è detto, con qualche modifica.
La seconda, la nostra, si articola diversamente. Noi proponiamo di dividere tra i diversi uffici, che poi devono essere lasciati liberi di gestire le quote assegnate come meglio credono (ovviamente a seguito di trattative locali):
Maggiorazione Front-Office: Divisa usando come parametri il numero degli sportelli mediamente aperti (incidenza 90%) e il numero degli utenti serviti (incidenza 10%).
Fondi di sede: Quota complessiva divisa sulla base delle ore lavorate (escluse le ore di straordinario)
Abbiamo tirato il freno a mano, facendo un “passo indietro” rispetto all’accordo dello scorso anno, innanzitutto perché dagli uffici molte sono state le lamentele, e poi, soprattutto, perché dallo scorso anno le condizioni sono profondamente mutate. Infatti, oggi ci troviamo di fronte, tanto per ricordare solo alcuni problemi:
- il taglio dei fondi provenienti dal comma 165 (di ben 5.000 euro a testa);
- un contratto scaduto da oltre un anno (con una Finanziaria che stanzia risorse largamente insufficienti);
- un contratto integrativo firmato da poco ma che sta già mostrando molte delle sue contraddizioni, in particolare, lasciando fuori dalle progressioni migliaia di lavoratori, oppure varando poco chiare procedure di “rilevazione delle attività svolte” che, a molti sembrano una riedizione di Antares;
- infine, per restare alla Liguria, gli Uffici stanno patendo un processo di riorganizzazione che crea fortissimi disagi e che, temiamo, finirà col metterci in difficoltà sugli obiettivi…
Questo senza dimenticare che ancora una volta parliamo di fondi che arrivano con oltre due anni di ritardo rispetto allo svolgimento delle attività.
Abbiamo di fronte un’Agenzia che procede come un treno nei processi di aziendalizzazione, cercando di esasperare l’aspetto produttività a discapito dei diritti dei lavoratori. E’ ovvio, per noi, cercare di fermarla. Per questo ritorniamo a proposte che non assecondino in alcun modo questa tendenza.
Al tavolo siamo minoranza, per cui, se i lavoratori non dovessero pronunciarsi, si finirebbe col sottoscrivere un accordo simile a quello dell’anno scorso. Noi, vogliamo che i lavoratori della Liguria, possano dire la loro scegliendo come vorrebbero l’accordo. Tramite la posta elettronica, vi daremo la possibilità di dirci come la pensate.
Un ultima annotazione che riguarda l’Ufficio di Genova 3. Secondo i dati che l’Agenzia ci ha fornito, gli utenti che si sono rivolti all’ufficio di via Turr sono cresciuti, nel 2005, di quasi il 20% rispetto all’anno precedente… pare sempre più “curioso” che si voglia chiudere quella struttura, spostandola (dopo averla spezzata in due) in altro luogo…