Non è mai troppo tardi,... ma a volte è troppo Pardi!
Il 13 novembre riunione in Direzione Regionale Entrate.
Firmato, anche da RdB/CUB, importante accordo su che prevede: a) durata dell’accordo di tre anni, con un posto in uscita per ogni ufficio ogni anno (per quest’anno, per Albenga, Sanremo e Sarzana i posti in uscita saranno due); b) opzione fino a due uffici di destinazione in ordine di preferenza; c) graduatorie basate su anzianità di servizio, condizioni di famiglia e salute. Un accordo che giudichiamo positivo anche perché, come da noi richiesto, inserito in un contesto che limiterà al massimo possibili movimenti clientelari.
Su due importantissime questioni, invece, NON abbiamo trovato adeguata risposta.
1. “Razionalizzazioni” degli uffici (così come le ha chiamate il Direttore Regionale)
Se per Chiavari e Imperia, pur in una logica da noi con condivisa, fatta di eccessivi restringimenti degli spazi a disposizione per il lavoro, di fatto si cerca effettivamente di razionalizzare…
il termine razionalizzazione è assolutamente improprio per quanto riguarda la soluzione che la DRE ha prospettato per l’Ufficio di Genova3, che tutto è meno che razionale.
L’ufficio, ci hanno detto, va spostato da Quarto anche a seguito di verifica fatta sui numeri rilevati da “profilo utente” (ed ora si capisce bene a cosa serve quella procedura…). Secondo il Direttore Regionale dovrebbe essere diviso in due pezzi: in via Fiume Area Controllo, Direzione, Segreteria e Team Rimborsi; in via Finocchiaro Aprile, in soli 500 mq, i restanti 23 lavoratori dell’Area Servizi.
Abbiamo confermato la nostra assoluta contrarietà, nel metodo e nel merito, alla scelta di fare “spezzatino” di Genova 3. Abbiamo ribadito che, a nostro parere, se proprio Genova 3 deve essere spostato, la soluzione ottimale sarebbe quella di trasferire l’intero ufficio, compresa l’Area Servizi, in via Fiume.
Una soluzione ottimale per l’utenza, per i lavoratori, per la qualità del lavoro e che, fatto di non marginale importanza, consentirebbe all’Agenzia di risparmiare, rispetto alla soluzione prospettata dalla Direzione Regionale, oltre centomila euro all’anno.
Per questo, preso atto che la decisione della Direzione Regionale, per diventare operativa deve essere approvata dalla Direzione Generale, e che pensiamo che non sia troppo tardi… stiamo scrivendo, assieme alla CGIL, una lettera ai Direttori Centrali. Vogliamo evitare una scelta che riteniamo assolutamente sbagliata.
2. ”Spionaggio fiscale”
Nell’indifferenza assoluta (quando non nella contrarietà) delle altre sigle sindacali, abbiamo proposto, trovandoci anche in questo caso a fianco la CGIL, un tavolo di confronto regionale che evidenziasse i problemi dal punto di vista dei lavoratori, e lavorasse in parallelo con il previsto tavolo nazionale a cui potrebbe suggerire punti di vista e soluzioni più vicine ai posti di lavoro.
Infatti se l’Agenzia sembra avere l’esigenza di trovare limiti all’azione dei lavoratori, secondo noi la necessità è esattamente opposta. Quella di consentire ai lavoratori di operare con tranquillità e serenità e quindi la certezza che l’unico vincolo sia il segreto d’ufficio.
Ci ha sorpreso la risposta di Pardi: “non mi sento preparato in materia e quindi non apro un tavolo di confronto”. Risposta che riteniamo inaccettabile per un Direttore Regionale. Per di più “decisionista” come quello attuale sembra voler apparire.
Anche in questo caso, non è finita qui, per quanto ci riguarda, non è certo troppo tardi…
SI ALLEGANO (OLTRE A COPIA DEL VOLANTINO) ANCHE IL DOCUMENTO UNITARIO CON CGIL FP IN MERITO A "SPIONAGGIO FISCALE" E LA LETTERA, SCRITTA SEMPRE ASSIEME A CGIL FP DI CONTROPROPOSTA SULLA QUESTIONE DI GENOVA 3.
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