Rilevazione esperienze lavorative: e adesso la pubblicità.

Nel corso dell'ultima riunione del Comitato sull'articolo 20 del CCNI abbiamo proposto di rendere trasparenti i risultati della rilevazione negli uffici locali.

Roma -

Senza avere qui la necessità di ricordare quale sia il nostro punto di vista e il nostro giudizio tecnico e politico sulla rilevazione delle esperienze lavorative ai sensi dell'articolo 20 del Contratto Integrativo, ci limitiamo a riportare il contenuto di un paio di decisioni che faticosamente il Comitato è riuscito a prendere nelle ultime due riunioni, quelle del 29 marzo e del 6 luglio scorsi. La penultima riunione ha prodotto una utile precisazione relativa alla modalità di svolgimento del colloquio che i Lavoratori possono chiedere ai rilevatori di prima e seconda istanza (il direttore dell'ufficio locale e il direttore regionale) qualora la loro scheda di autorilevazione sia stata modificata e di quelle modifiche essi non siano convinti. La novità riguarda la possibilità che il Lavoratore sia affiancato durante il colloquio da una persona "di sua fiducia"; questa persona potrà ovviamente essere un delegato sindacale.

 

L'ultima riunione ha prodotto un'utile decisione, che permetterà a tutti i Lavoratori di un ufficio di conoscere l'esito complessivo della rilevazione di seconda istanza. Ciò significa che ogni ufficio dovrà rendere pubblici il ruolo o i ruoli provvisoriamente assegnati a ciascun Lavoratore. Riteniamo che questa sia una decisione di trasparenza e di chiarezza. La seconda decisione ha ottenuto il sostegno unanime di tutte le organizzazioni sindacali sedute al tavolo. Su entrambe le proposte c'è la mano delle RdB, che in Emilia Romagna avevano aperto un fronte specifico su entrambe le questioni.

 

Ovunque si sono verificati episodi più o meno spiacevoli, di patteggiamento dei ruoli fra dirigenti e dipendenti, di modifiche unilaterali di ruoli, percentuali di ruoli, linee di attività, sarà possibile affrontare la "valutazione della valutazione" con animo più sereno. Pochi direttori hanno sfruttato l'occasione della rilevazione per conoscere la situazione organizzativa del proprio ufficio. Altri, tanti a giudicare dalle segnalazioni ricevute, hanno ritenuto di avere in mano l'ennesimo strumento per affermare la propria superiorità gerarchica, alla quale - l'esperienza ci ha insegnato - spesso non si accompagna una effettiva capacità di giudizio. Non serve opporre la solita violazione del diritto alla riservatezza. Questa è diventata una comoda scusa, che serve perfino a secretare i tabulati relativi alla distribuzione del salario accessorio, come accade ancora in molti uffici locali. E invece, proprio perché i Lavoratori sono stati chiamati a sottoscrivere un provvisorio inquadramento professionale che avrà effetto almeno sulla retribuzione di secondo livello (il salario accessorio, appunto); e proprio perché quella retribuzione è oggetto di contrattazione locale e di pubblicità locale, sarà utile misurarsi anche con la pubblicazione dei ruoli.

 

Il Comitato ha fornito i primi dati a consuntivo della rilevazione condotta ormai con oltre il 50% dei Lavoratori. Sono dati interessanti, che mostrano un'amministrazione che cambia faccia da nord a sud, dal "volto" organizzativo ancora indefinito. In taluni casi traspare un forte ritardo nel mettere i Lavoratori in condizione di combattere efficacemente l'evasione fiscale e il "sommerso" in generale. Si è discusso a lungo sulla possibilità di rendere autonomamente pubblici questi dati o di farlo in modo "istituzionale" attraverso il Comitato stesso. Si è scelta la seconda strada e quindi sarà il Comitato a decidere tempi e modi di diffusione delle prime proiezioni a consuntivo. Resta l'impressione di una forte resistenza, forse dettata dal timore che la conoscenza dei dati possa generare preoccupazioni. Se già il Comitato, che è un organo congiunto e paritetico non affronta serenamente questo tema, immaginiamo quali resistenze possano verificarsi negli uffici locali. Per questo riteniamo importante il risultato proposto e conseguito nell'ultima riunione: che almeno negli uffici locali ci sia la massima trasparenza sui risultati della rilevazione.

 

Attendiamo notizie dal Comitato sull'articolo 20.