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Si spiana la strada per la seconda ondata delle progressioni. Meglio tardi...

Nell’ambito della contrattazione integrativa è stato sottoscritto il 21 aprile un accordo che quantifica le risorse che faranno parte per il 2009 del Fondo per le politiche di sviluppo e ne riserva una parte per le progressioni economiche dei 410 lavoratori che resteranno esclusi dalla prima ondata di passaggi.

 

La differenza quindi sarà la decorrenza: per i vincitori della procedura il cui bando è stato pubblicato proprio il 21 aprile (che coincidenza!) i benefici partiranno dal 1/1/2008; per coloro che ne resteranno esclusi si aprirà la partecipazione alla seconda ondata che avrà decorrenza 1/1/2009.

 

Non ci sarà nemmeno bisogno di presentare di nuovo la domanda, a meno che non si voglia far considerare eventuali titoli maturati proprio nell’intervallo tra le due procedure, e l’adeguamento del periodo di servizio verrà calcolato dall’Amministrazione.   Tutto a posto, quindi?

 

Beh, insomma… il congelamento dei lavoratori A1S, cioè Prima Area F2, che non hanno posizioni economiche da occupare, come invece i lavoratori del comparto Ministeri, e non possono transitare in seconda Area perché l’organico è al completo… per costoro rimane solo la speranza di un prossimo aumento degli organici o il graduale turn over con i pensionamenti della Seconda Area, sempre che vengano accantonate le risorse occorrenti.

 

Per noi sarà quindi fondamentale stornare già dal fondo 2009 le somme da destinare alle progressioni di questi colleghi, quale segno tangibile della volontà di non rimandare la soluzione del problema a futura memoria.

 

Resta certo anche l’amaro in bocca perché si sarebbe potuto fare diversamente, facendo pesare la differenza tra i Monopoli e le altre Agenzie dove le progressioni sono avvenute da talmente tanto tempo che si stanno per attuare di nuovo. Secondo noi si sarebbe potuto fare, dapprima con il CCNL, poi con un integrativo tempestivo (cioè prima del D.L. 112/2008), infine con un po’ di coraggio in più anche dopo. Invece è stata usata una procedura assolutamente prudente e “normale”, che nulla ha di specifico e non compensa affatto i decenni di blocco delle carriere degli incolpevoli lavoratori dei Monopoli.

 

Tuttavia questo accordo cerca per lo meno di sanare una parte delle ingiustizie, prevedendo posti sufficienti a coprire tutto il restante personale. Meglio tardi che mai. E ci siamo sentiti di firmarlo anche noi, per una volta, dopo aver assicurato che fosse impossibile per qualcuno fare il doppio salto lasciando altri al palo.

 

Ora è importante fare presto a concludere entrambe le procedure. Presto per coloro che stanno aspettando i nuovi inquadramenti per andare in pensione dopo anni di congelamento. Presto per tutti, prima che la legge delega concessa dal Parlamento al ministro Brunetta produca ulteriori sconquassi e magari si inventi nuovi vincoli e stratagemmi per bloccare le legittime aspettative dei lavoratori.

 

Su questo concentreremo la nostra azione sindacale nell’immediato futuro, per questo chiederemo all’Amministrazione di bruciare le tappe: per una volta provi anch’essa a stupirci.