Toscana – Entrate Risposta della DR a USB e richieste alla Regione per vaccino anti Covid 19

Firenze -

Gentili Colleghe e Colleghi,
Vi informiamo che la nostra Direzione Regionale, successivamente alla nostra ultima nota di ieri, ha inviato  nota di risposta  a USB ; inoltre ha inviato alla Regione Toscana ulteriore richiesta, dopo quella del 2 febbraio; alleghiamo i documenti.

Invitiamo tutti a leggere con attenzione i contenuti della nota di risposta a USB.

Auspichiamo che, almeno per i colleghi impegnati ai front - office, sia assicurata con celerità la possibilità di scegliere se fruire del vaccino"

USB PI Esecutivo Regionale Agenzie Fiscali

 

Questo il testo della risposta della Direzione Regionale Toscana dell’Agenzia delle Entrate che trovate anche in allegato.

OO. SS. regionali

p.c. Direttori Provinciali

OGGETTO: Informazioni in merito a Vaccini – riscontro a nota USB

È pervenuta in data 15 marzo 2021 una richiesta di notizie da parte di un’organizzazione sindacale in merito alla possibilità dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate della Toscana di vaccinarsi nell’ambito della categoria ufficiali di polizia tributaria.

I chiarimenti sono stati richiesti come aggiornamento rispetto a quanto già comunicato da questa Direzione Regionale con nota prot. 13792 del 2 marzo 2021.

Necessità di informazioni è stata rappresentata, anche per le vie brevi, da altre sigle sindacali. Si fornisce, pertanto, il seguente riscontro. Contenuti nota prot. 13792 del 2 marzo 2021 a firma del Direttore Regionale Con la citata nota (che si allega), la Direzione Regionale ha inteso chiarire quando e come si configurasse la qualifica di ufficiale di polizia tributaria per il personale dell’Agenzia delle Entrate.

Questo con lo spirito di fornire con trasparenza lo stato dei fatti, essendo, peraltro, i contenuti della nota non il risultato di uno studio originale o elaborato al momento, bensì la rappresentazione della normativa e di una ormai consolidata giurisprudenza sull’argomento.

Ai colleghi è stato, dunque, fornito uno strumento per poter valutare con piena consapevolezza se nell’ambito delle proprie funzioni fosse possibile accedere al canale preferenziale per le vaccinazioni o meno; né l’Amministrazione avrebbe potuto tenere una posizione che non si fondasse sulla norma, proprio per tutelare i colleghi laddove un qualsiasi ente terzo fosse tenuto a verificare la veridicità delle dichiarazioni in merito alla funzione ricoperta.

Non rilevano, peraltro, rispetto alle condizioni dei colleghi in organico all’Agenzia delle Entrate le posizioni sul tema assunte da altre amministrazioni.

La Direzione Regionale ha rappresentato le proprie istanze alla Regione Toscana, sia per le vie brevi sia con una nota formale, alla quale non è stata fornita alcuna risposta, probabilmente alla luce dell’evoluzione nella gestione della campagna vaccinale.

Peraltro, proprio a tutela dei colleghi appare palese che la posizione dell’Amministrazione non possa che fondarsi sulla norma e non su quanto riferito dai Call Center, soprattutto alla luce di questi elementi:

- La dicitura presente sul tesserino di riconoscimento afferma chiaramente che “il titolare della presente tessera è ufficiale o agente di polizia tributaria nel limite del servizio a cui è destinato e secondo le attribuzioni conferite dalla legge”; · È acclarata l’interpretazione restrittiva di tale dicitura;

- La Regione Toscana non ha mai rappresentato a questa Amministrazione la volontà di vaccinare i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate applicando un’interpretazione estensiva al concetto di ufficiale o agente di polizia tributaria.

La Direzione Regionale continuerà, pertanto, a impegnarsi per garantire la tutela di tutti i colleghi, anche rafforzando l’interlocuzione con l’amministrazione regionale.

Si rammenta che l’inserimento da parte della Regione Toscana degli ufficiali di polizia tributaria tra le categorie che hanno diritto alla priorità non è scaturito da iniziative dell’Agenzia delle Entrate, fondate invece sulla priorità di vaccinazione dei colleghi impegnati nei front-office e nei servizi indifferibili.

La correttezza, nei confronti del Paese e dei colleghi, impone, quindi, un’estrema attenzione nel non avvallare interpretazioni imprecise e distorsive di fatti e di posizioni (anche giurisprudenziali) acclarate.

Questo, nell’alveo, di una ricostruzione che non vieta ai colleghi degli uffici toscani di prenotare, laddove possibile, la vaccinazione, ma rende loro edotti dello stato dei fatti e quindi consapevoli della correttezza del proprio operato. Con l’occasione porgo i più cordiali saluti.

IL DIRETTORE REGIONALE

Antonino Di Geronimo