Veneto - Partono le Dp Entrate, fermiamo lo sfascio dei diritti!
Modificato d'imperio l'orario di lavoro, attaccate le prerogative delle RSU. Tutti d'accordo?
Venerdì 18 settembre presso la Dr del Veneto, si sono tenute due riunioni, rispettivamente con le OO.SS Regionali, territoriali e RSU degli Uffici di Belluno, Feltre e Pieve di Cadore in merito alla gestione transitoria delle posizioni organizzative nella Dp di Belluno e con le OO.SS Regionali, territoriali e RSU degli Uffici di Rovigo, Adria, Badia Polesine in merito alla firma dell’accordo di attivazione della Dp di Rovigo. Le due riunioni si sono concluse con altrettanti accordi che RdB non ha firmato.
Le motivazioni della mancata firma le abbiamo esposte nelle due note a verbale consultabili sul nostro sito internet. Ciò che è importante mettere in rilievo è che gli accordi sono stati sottoscritti solo da Cgil-Cisl-Uil che hanno quindi la responsabilità di aver avallato le condizioni imposte dalla Direzione regionale che a nostro giudizio peggiorano addirittura i termini dell'accordo-quadro nazionale, peraltro non firmato da RdB!
Dal primo giorno di attivazione della Dp di Belluno, verrà uniformata la fascia di flessibilità in entrata portandola per tutti dalle 8.00 alle 9.00 creando una situazione di disagio per tutti e tre gli Uffici visto che la flessibilità vigente era dalle 7.30 alle 8.30!
La Direzione regionale, nonostante fosse sollecitata a intervenire presso il Direttore provinciale affinché rimanesse valida la fascia di flessibilità vigente, fino a nuova contrattazione, non ha ritenuto opportuno farlo e ha comunicato che con la partenza delle Direzioni provinciali decadono le RSU!
Ora, RdB rammenta all'amministrazione che essa non detiene alcun potere di determinazione della validità degli organismi sindacali, le cui prerogative sono definite dai contratti e non dalle personali interpretazioni dei dirigenti locali, ai quali evidentemente farebbe bene una ripassatina delle regole contrattuali (andate a studiare, per piacere!).
Ma dobbiamo anche notare che parte della responsabilità di questa situazione di assoluta debolezza delle rappresentanze sindacali aziendali – e conseguentemente dei lavoratori che esse dovrebbero rappresentare – va imputata ai firmatari dell'accordo-quadro nazionale. RdB aveva bene in mente il problema delle RSU, tanto da averlo messo come punto saliente della piattaforma predisposta per l'accordo-quadro stesso. Se oggi qualcuno si permette di sparare sui sindacati aziendali, evidentemente a qualcuno tra le organizzazioni sindacali questa situazione di estrema debolezza fa molto comodo.
E infatti, puntualmente, arrivano gli attacchi ai diritti dei lavoratori. La modifica unilaterale della fascia di flessibilità è solo il primo di tanti che verranno. Abbiamo sempre denunciato la debolezza delle RSU i cui poteri sono stati sempre limitati e la cui identità è spesso risultata “annacquata” da logiche poco compatibili con i diritti dei lavoratori. Cosa diversa è decretarne la morte improvvisa, senza che si levi una sola voce contraria a parte la nostra.
RdB continuerà a difendere le RSU perché difende la democrazia sindacale in tutte le sue forme. RdB continua la battaglia per reddito, diritti, dignità anche con lo sciopero generale di tutto il sindacalismo di base del 23 ottobre!