Il CAM di Venezia allo sciopero il prossimo 27 luglio!
Dopo il tentativo di conciliazione andato a vuoto, i Lavoratori del CAM di Venezia si apprestano allo sciopero indetto per il prossimo 27 luglio. L'appello ai Lavoratori degli altri CAM perché la protesta si allarghi.
COMUNICATO AI LAVORATORI
In data 26 giugno, siamo stati convocati presso la Prefettura di Venezia per attivare la prevista procedura di raffreddamento dei conflitti. In quella sede la direzione dell’ufficio, contrariamente a quanto fatto un mese prima, ha affermato che il nostro servizio non rientra nei servizi pubblici essenziali, e ritenuto la Prefettura ed il suo rappresentante non titolati alla procedura di raffreddamento del conflitto venutosi a creare nel CAM di Venezia.
Noi riteniamo, al di là delle ovvie considerazioni in merito all’atteggiamento assunto dalla direzione del CAM. di aver assolto a quanto previsto dalle norme, pertanto, il passo successivo, come concordato nell’ultima assemblea, è la proclamazione di una giornata di sciopero dei lavoratori del CAM entro la terza settimana di Luglio: è ovvio che il giorno preciso vi verrà quanto prima comunicato. Vi invitiamo ad aderire compatti a tale iniziativa che è finalizzata a riportare in un clima di maggior vivibilità la situazione insopportabile che esiste in questo ufficio, frutto di decisioni non condivise ma assunte dalla direzione che evidentemente non comprende le legittime aspettative dei lavoratori.
E’ bene ricordare gli ultimi ordini di servizio riguardanti le ferie, l’impossibilità di chiedere una giornata di ferie telefonicamente (ma se non siamo servizio essenziale che necessità c’è di avere un numero minimo di presenze?). Forse è anche il caso di ricordare le molteplici affermazioni fatte dalla direzione nei riguardi di un non meglio spiegato “lassismo” e del fatto che dopo le 4 ore di turno telefonico, non si fa altro, subito confermate con l’attribuzione del servizio web-mail nel tempo riservato al back office ed all’aggiornamento; unico CAM a utilizzare tale procedura.
E’ altresì il caso di ricordare le continue lamentele della direzione per lo “sforamento” della pausa o perché anziché alle 9 ci si “loga” alle 9.01; forse è il caso di ricordare che in qualsiasi occasione i lavoratori - malgrado da 7 anni a questa parte i lavoratori abbiano raggiunto tutti gli obiettivi proposti, abbiano dato la loro disponibilità alle più disparate iniziative e lavorazioni - hanno ricevuto e dovuto subire tutta una serie di disposizioni e imposizioni tese a limitare la loro/nostra libertà, puntualizzazioni, negazioni, atteggiamenti che ben danno la misura di quanta considerazione ha questa direzione dei lavoratori.
Non dimentichiamo inoltre l’impossibilità per molti dei nostri colleghi che ne hanno fatto domanda, di essere assegnati agli uffici di cui ai vari accordi né la quasi totale assenza di lavoratori che intendano trasferirsi presso il nostro ufficio, perché, evidentemente, questo posto non ha alcun “appeal”. Da lunedì inoltre, e fino a prima dello sciopero, inizieremo ad effettuare anche le assemblee di 15 minuti per ogni turno di servizio (dalle ore 9.00 alle ore 9.15 e dalle ore 16.45 alle ore 17); è inoltre nostra intenzione proseguire in tutte le sedi opportune qualsivoglia iniziativa che denunci la situazione insostenibile nella quale si trovano i lavoratori di questo ufficio.
Va da sé che tutte queste iniziative potranno avere un esito positivo se, come emerso nelle ultime assemblee, vi sarà un’adesione compatta dei lavoratori che, prescindendo da qualsiasi altra considerazione, tengano presente che questa è l’unica arma oggi per far capire il nostro disagio di fronte a certi “atteggiamenti” di questa direzione.
Marghera 27 giugno 2007
F.L.P - R.D.B. - SALFI - R.S.U.