Lazio - Entrate, FERIE PREGRESSE entro giugno 2021

Roma -

TROPPE CRITICITA' IN MERITO ALLE FERIE PREGRESSE NEL LAZIO

USB scrive alla Direzione Regionale, a tutte le Direzioni Provinciali e all'Ufficio Provinciale del Territorio di Roma la seguente nota:

Con la presente nota la scrivente O.S. intende rappresentare alcune criticità in merito al tema della fruizione delle ferie pregresse.

Sta capitando infatti che in molti uffici, addirittura già dalle prime settimane di gennaio, sia stata chiesta ai lavoratori una articolata programmazione delle ferie residue non fruite nel corso del 2020, con la direttiva di provvedere al loro “esaurimento” entro il termine del 30 aprile 2021.

È utile a questo proposito richiamare la Nota nazionale prot. n. 0161735.14-04- 2020-U della Divisione Risorse -Capo Divisione, con cui l’Amministrazione rispondeva al sollecito della nostra sigla e comunicava quanto segue: “Al riguardo, si precisa che il termine del 30 aprile previsto al comma 15 dell’art. 28 del CCNL Funzioni centrali va riferito unicamente ai casi in cui il dipendente abbia chiesto, con formale istanza, il rinvio della fruizione delle ferie residue al 31 dicembre per motivi personali. Pertanto, in mancanza di formale richiesta da parte del lavoratore, il termine ultimo per la fruizione delle ferie pregresse è quello di cui al comma 14 dell’art. 28 del CCNL Funzioni centrali, cioè il primo semestre dell’anno successivo a quello di maturazione”.

La Nota nazionale dell’Amministrazione chiariva pertanto la previsione di cui all’art. 28, c. 15, del contratto di categoria, riaffermando (se mai ce ne fosse bisogno) che il termine “fisiologico” per il rinvio delle ferie è fissato al 30 giugno dell’anno successivo.

Ciò nonostante sappiamo che in molti uffici sono state operate delle forzature, chiedendo (per usare un eufemismo...) ad esempio ai lavoratori di esplicitare, - alla fine dello scorso anno - che il rinvio delle ferie era motivato da “esigenze personali”; allo stesso tempo però, come già segnalato con nota nazionale della scrivente O.S. del 12 novembre scorso, in modo del tutto estraneo al CCNL, sono stati imposti limiti quantitativi al numero di giorni che era possibile rinviare (a volte 5, a volte 8, a volte 10…).

Ci chiediamo allora: ma se il motivo del rinvio era dettato da “esigenze personali” come e perché l’Amministrazione – in assenza di una previsione contrattuale – poteva entrare nel merito di quantificare tali esigenze?

A quanto sopra vorremmo però aggiungere altre considerazioni, che ci sembrano di puro buon senso.

Se è vero, come è vero, che i prossimi due mesi vedranno verosimilmente un aggravamento della pandemia, e quindi un irrigidimento delle misure di contenimento (impedendo ancora di più, ad esempio, le visite a familiari e gli spostamenti fuori regione) è evidente che imporre la fruizione di ferie nello stesso periodo vorrebbe dire costringere i lavoratori a trascorrerle “chiusi in casa”, negando alla radice quella funzione di “ristoro psico-fisico” che costituisce la funzione propria delle ferie (e che puntualmente viene richiamata quando occorre operare delle strette per la loro fruizione…).

Ancora, non si capisce a quale principio di “buon andamento” degli uffici si fa riferimento da parte dell’Amministrazione operando in questo modo: è evidente che lo smaltimento delle ferie pregresse in un periodo più ampio (peraltro di soli due mesi) permette una loro maggiore diluizione nel tempo e quindi, al converso, garantisce ancora di più una adeguata presenza negli uffici per lo svolgimento delle attività.

In ultimo, rappresentiamo che il riporto in avanti di ferie non fruite nel corso dell’anno (comunque motivato) non può e non deve trasformarsi nella circostanza per cui sia l’Amministrazione a dire al lavoratore “quando” utilizzare i giorni di ferie. Crediamo quindi che un intervento che eviti “fughe in avanti” da parte di singoli dirigenti e chiarisca la possibilità di utilizzare le ferie pregresse nell’arco di tutto il primo semestre del 2021 (rispettando quindi pienamente le previsioni contrattuali) contribuisca a riportare serenità negli uffici, assicurando lo svolgimento di tutte le attività istituzionali (come il personale dell’Agenzia ha pienamente dimostrato lungo tutti questi mesi difficili) dimostrando contemporaneamente di sapersi “sintonizzare” con quanto avviene al di fuori degli uffici stessi.

In attesa di riscontro, porgiamo cordiali saluti.

USB PI AGENZIE FISCALI LAZIO