Lazio - Le avanguardie di Brunetta sono di casa a Largo Leopardi

Roma -

Di certo il ministro Brunetta non sarà contento che qualcuno cerchi di rubargli la scena in materia di meritocrazia, soprattutto se a farlo sono i sindacati, quegli stessi sindacati che nei prossimi giorni forse mobiliteranno i colleghi contro il suo decreto in tema di meritocrazia e riforma della pubblica amministrazione.

 

La Direzione centrale di Largo Leopardi, la quasi totalità delle sigle sindacali (esclusa ovviamente Rdb) e le Rsu hanno anticipato il Ministro in tema di meritocrazia, non solo prevedendo per il futuro la valutazione del dirigente per i lavoratori dell’Ufficio centrale ma addirittura creando la meritocrazia retroattiva varata con l’accordo concluso il 12 giugno scorso per l’assegnazione dei fondi residui delle particolari posizioni (anni 2004-2005).

 

Si tratta di pochi spiccioli (in media 100 euro lordi), assegnati con valutazioni retroattive di 5 anni  senza fornire alcuna motivazione sul giudizio espresso sui singoli lavoratori e senza possibilità di ricorso. La cosa più preoccupante è che l’accordo lascia intravedere per il futuro una presunta meritocrazia basata su criteri per nulla oggettivi, e nasconde una tendenza a ridistribuire a favore di poche e ben determinate persone ingenti somme di salario accessorio a discapito della maggioranza dei lavoratori dell'ufficio. Questo e quanto si prevede in vista della trattativa dei prossimi giorni sui fondi per le particolari posizioni per gli anni 2006 e 2007. Lì le somme da spartire sono ben altre rispetto all’accordo 2004 e 2005: 424mila euro per i due anni in oggetto, di cui 121mila serviranno a pagare le indennità codificate delle particolari posizioni e ben 300mila di residui saranno assegnati con la valutazione del dirigente. Insomma un fiume di soldi che come ci è stato già comunicato verrà elargito in “modalità esponenziale”. In poche parole, molti soldi per pochi e pochi soldi  per tanti.

 

Così è svelato il trucchetto della meritocrazia che e solo un pretesto per tagliare il salario e ridurre i diritti dei lavoratori pubblici, mentre negli uffici nasceranno le caste degli intoccabili. I tagli continui al sistema delle Convenzioni e  il blocco del Comma 165 sono la prova del disegno in atto.

 

Forse i lavoratori sono ancora intontiti dai sonori schiaffoni degli ultimi anni presi dai Governi che si sono succeduti e dalle politiche accomodanti dei sindacati compiacenti. Forse anche questi ultimi ancora non hanno realizzato a cosa vanno incontro. Ma sarebbe il caso che cominciassero a svegliarsi invece di prestare fede alle voci di imminenti pagamenti di salario accessorio che alcuni promettono. Non ci sorprenderebbe se i fondi 2008 non ancora costituiti e chissà quando e quanto pagati, non verranno risucchiati anche loro nel vortice della meritocrazia retroattiva, data l‘imminente approvazione del decreto Brunetta. Almeno su questo speriamo di sbagliarci.

 

In questi giorni in tutti gli uffici dell’Agenzia del Territorio le RdB tengono assemblee per informare i colleghi di quanto sta avvenendo e sulle prospettive future aperte da un decreto che spazzerà via diritti, salario e dignità e renderà i contratti nazionali carta straccia. A breve  terremo  un assemblea in Direzione centrale. Sarà l’occasione per discutere e approfondire il tema della valutazione del dirigente e per informare i lavoratori sui contenuti - da troppi ignorati - del decreto Brunetta. Tutto ciò anche in previsione dello sciopero generale che le Rdb hanno indetto il 3 Luglio contro questo provvedimento. Proprio per questo chiediamo ai colleghi della Direzione centrale di partecipare all’assemblea e di mobilitarsi contro i prossimi accordi sui fondi 2006-2007. I vostri soldi non possono dipendere dal giudizio di un dirigente che non ha strumenti per motivarlo. I vostri soldi non possono più dipendere nemmeno da chi da tempo ormai non difende più i vostri interessi ma solo le proprie posizioni di privilegio.