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Territorio - Pubblicate le graduatorie la battaglia continua

Dal 1 dicembre nuova stagione di lotte per progressioni e stipendi

Roma -

Grande successo della giornata di mobilitazione all’Agenzia del Territorio sia per l’attività che in questo momento i lavoratori tutti stanno mettendo in campo e sia per il risalto del Black out informatico che sta avendo sugli organi di informazione.

Quello che abbiamo fatto era solo quanto dovuto e nulla più, le graduatorie sono state pubblicate al seguente link

intranet.agenziaterritorio.it/liferay/web/guest/progressioni%20economiche

 raggiungibile solo dall’intranet dell’Agenzia e non da internet l’accesso risulta bloccato per troppi tentativi di accesso dalle 7:40 di questa mattina.

 

Anche se le graduatorie sono state pubblicate, non abbandoneremo i lavoratori dell’Agenzia del Territorio al loro destino e la giornata di oggi resta una giornata di mobilitazione per denunciare tutti i limiti di un'operazione inutile, quella dell’incorporamento con l’Agenzia delle Entrate, che in nome della spending review sacrifica la professionalità di migliaia di persone.

Ribadiamo che il nostro obiettivo è quello di una progressione economica per tutti e che lotteremo per garantire i lavoratori dell'Agenzia del Territorio dal primo dicembre in avanti.

Non ci saranno lavoratori di serie A e lavoratori di serie B nella nuova Agenzia, occorrerà mantenere la struttura organizzativa del Territorio minimizzando i disagi per i lavoratori a cominciare dalla garanzia del mantenimento dell’apertura delle sedi.

Insieme ai lavoratori delle Entrate dovremmo costruire un percorso unitario di progressione per tutti e cominciare a credere nella necessità di far crescere i nostri stipendi bloccati ormai da troppi anni.

E tutti insieme dovremo rispedire al mittente quella politica fiscale che disinveste nel fisco e continua a tartassare i redditi da lavoro dipendente mentre garantisce impunità nei confronti delle rendite e dei grandi patrimoni.

Se l’unione fa la forza passare da 8.500 lavoratori a  più di 40.000 deve servire a far accrescere la consapevolezza che le nostre competenze possono essere lo strumento per far uscire questo paese dalla crisi e per ristabilire che il dipendente pubblico è un bene comune e non un costo per la società.

Dal primo dicembre si uniscono due strade diverse ma con obiettivi comuni in cui condividere nuove e vecchie battaglie per conquistare maggiori diritti per tutti.