Veneto - Entrate, il rischio amianto va sempre attenzionato! USB PI interviene al Compendio di Marghera e solleva il problema sottovalutato dall’amministrazione
Nel pomeriggio di martedì 21 gennaio si è tenuto il secondo incontro per la ripartizione del FRD 2022, già preceduto da una riunione preparatoria tenutasi a fine dicembre con tutte le parti sociali.
La riunione è stata aperta dalla Direttrice regionale che, prima di entrare nel vivo della trattativa all’ordine del giorno, ha voluto affrontare il problema posto da USB PI in tema di sicurezza con una nota definita “dura” nei toni, recapitata alla DR Veneto la mattina stessa. Il documento infatti evidenziava la grave omissione di notizie sull’esito di rilevazioni effettuate tempo prima su alcune pavimentazioni viniliche del compendio di Marghera, dalle quali risultavano tracce di amianto nelle colle di posa dei rivestimenti in linoleum color grigio e beige dei Corpi “A” e “C” del Compendio stesso. Tale evidenza, omessa nel DVR perché - a detta dell’amministrazione - il rischio è stato ritenuto “basso” anzi “bassissimo”, non è stata comunicata neppure ai RLS in carica, tantomeno al personale che al compendio lavora (colleghe, colleghi, addetti alle pulizie, addetti alla sorveglianza, ecc). Il problema è emerso nei primi giorni dell’anno perché l’USB PI è venuta casualmente a conoscenza dei risultati dell’analisi fatta tempo prima sulla pavimentazione del compendio, criticità di cui non era stata data evidenza né attraverso l’esibizione della relazione di verifica ai rappresentati dei lavoratori, neppure nelle riunioni periodiche con il medico competente, né attraverso l’inserimento dei risultati dell’indagine all’interno del DVR.
Al contrario di quanto riferito dall’amministrazione, USB PI ritiene che il rischio amianto debba essere oggetto di costante attenzione da parte del datore di lavoro, rischio che è diventato reale nel momento in cui uno di quei pavimenti si è danneggiato in una delle stanze occupata dal personale che ne ha fatto la segnalazione.
L’USB PI, che è venuta contestualmente a conoscenza dei dati dell’indagine e del pavimento danneggiato, ha chiesto, attraverso la segnalazione inviata immediatamente dalla sua RLS, lo sgombero dei locali per la tutela della salute del personale, l’esibizione dei documenti in questione e un’informazione adeguata, a coloro che nel compendio lavorano, sul potenziale rischio amianto che si verifica nel momento in cui il rivestimento della pavimentazione vinilica dovesse fessurarsi/frammentarsi.
Nel corso dell’incontro l’USB PI ha ribadito che i toni della nota dovevano essere duri perché il problema era ed è serio e l’amministrazione non aveva dato prova, con il suo comportamento nei giorni successivi alla segnalazione della RLS, di essere abbastanza sensibile alla tematica. I colleghi che occupavano la stanza infatti la mattina della riunione del 21 gennaio, lavoravano ancora in quel locale e la pavimentazione danneggiata, per altro situata sotto la scrivania di loro, era stata coperta con un materiale adesivo inadeguato, sulla base della convinzione, riportata nella nota di risposta alla RLS, che i frammenti di piastrella non sono inalabili.
Le note fatte pervenire alla dirigenza e la fermezza con cui USB PI si è confrontata con l’amministrazione sul tema “amianto” nel corso della riunione, hanno avuto come risultato lo sgombero della stanza in questione fino al ripristino della pavimentazione, l’inserimento del rischio amianto nel DVR oltre alla rassicurazione che verrà data comunicazione a tutti i lavoratori e le lavoratrici delle caratteristiche delle pavimentazioni cui prestare attenzione e del comportamento da tenere in caso di alterazioni delle stesse.
Il tema in questione era noto a tutte le OOSS nel momento in cui l’USB PI ha scritto la nota alla DR Veneto considerato che la RLS di USB, nella propria segnalazione, aveva messo a conoscenza del problema tutti i componenti RSU. Ma nessuno è intervenuto per affrontare il problema, obbligando la parte datoriale ad assumere il corretto comportamento previsto dalla normativa. Come sempre il lavoro “sporco” viene lasciato a USB PI, che non si tira indietro, intervenendo anche in maniera “dura” se serve.
USB PI da sempre si batte per la sicurezza dei posti di lavoro e la salute di tutto il personale, non solo dei suoi iscritti!
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In allegato la nota di USB inviata alla Direttrice Regionale del Veneto il 20 gennaio 2025.