Agenzia Entrate - Che fine faremo? Firma anche tu la mozione RdB sulla riorganizzazione

Roma -

I lavoratori dell'Agenzia Entrate non possono essere lasciati ai margini della riorganizzazione. Negli ultimi dieci anni sono stati coinvolti - loro malgrado - in un processo di ristrutturazione professionale e tecnologica che non ha eguali in tutta la storia della Pubblica Amministrazione italiana. Dando vita all'Agenzia hanno dimostrato disponibilità alla sfida, senso di appartenenza e spirito di sacrificio.

 

Hanno mantenuto elevati standard di produttività e professionalità anche quando il Governo ha tagliato retroattivamente le risorse per il finanziamento del salario accessorio.

 

Hanno preso atto dell'inasprimento del sistema sanzionatorio con l'ultimo contratto quadriennale e di un ridicolo ritocco alle loro retribuzioni con il recente rinnovo del biennio economico.

 

Si apprestano a subire le pesanti conseguenze della legge sulla riforma della produttività nella PA (in corso di approvazione alla Camera) e quelle ancora peggiori della riforma del modello contrattuale che porterà tra le altre nefandezze a un rinnovo economico ogni tre anni anziché ogni due.

 

A questi stessi lavoratori è stata concessa una sola progressione economica e nessuna progressione giuridica in dieci anni, malgrado il contratto collettivo Agenzie Fiscali preveda espressamente l'una e l'altra possibilità con regolarità ciclica.

 

A questi stessi lavoratori viene adesso negata la possibilità di partecipare a una trasformazione che si annuncia drastica e che pone interrogativi inquetanti sul futuro del comparto, sull'unità organizzativa dell'asse controllo-servizi sul futuro professionale e retributivo di 35mila dipendenti pubblici.

 

Questa riorganizzazione non l'hanno voluta i lavoratori e qualcuno ai lavoratori dovrà spiegarla. Per questo RdB promuove una raccolta di firme su tutto il territorio nazionale, regione per regione, affinché la riorganizzazione diventi l'occasione per riparare ai tanti errori del passato e non sia l'ennesima occasione per mortificare aspettative e diritti di tutti.

 

E se davvero si vuole inseguire il mito dell'efficacia, dell'efficienza e della produttività, si cominci dall'inizio: valorizzando la professionalità dei lavoratori che sono l'unica vera risorsa della nostra Agenzia.

 



Noi lavoratori delle Entrate chiediamo che sulla riorganizzazione si arrivi a un accordo quadro che garantisca:

1. che si apra una nuova stagione di progressioni economiche e giuridiche per tutti come prima risposta al bisogno di efficacia ed efficienza;

2. che saranno chiarite le ricadute professionali e salariali legate alle nuove funzioni assegnate a ciascun lavoratore;

3. che non ci saranno forme di mobilità forzata neanche a livello cittadino;

4. che saranno date pari opportunità a tutti di concorrere all'assegnazione di incarichi e funzioni;

5. che sia assicurato il mantenimento di tutte le funzioni di controllo e di servizio svolte oggi dall'Agenzia.

I lavoratori della Regione xxxxxxxxx chiedono al Direttore regionale di farsi carico di queste richieste presso i vertici dell'amministrazione delle Entrate e chiedono a tutte le organizzazioni sindacali rappresentative nel comparto di sostenerle al tavolo nazionale.

Non giocate con il nostro futuro.

Il nostro futuro non è un gioco

Seguono le firme dei lavoratori.