Revisioni dei part-time: istruzioni per l'uso, contro l'abuso
In alcune Regioni le amministrazioni del comparto Agenzie Fiscali hanno già proceduto alla revisione dei contratti part-time firmati dai lavoratori anteriormente al 2008, scegliendo così di approfittare della norma introdotta dalla Legge 4 novembre 2010, n. 183 che all'articolo 16 prevedeva questa facoltà per le amministrazioni, purché esercitata entro centottanta giorni dall'entrata in vigore della norma.
Anche stavolta dunque l'amministrazione ha scelto la soluzione che più danneggia i lavoratori, non essendovi però obbligata.
Temiamo che questa scelta possa uniformarsi sul piano nazionale.
Al di là delle iniziative che eventualmente metteremo in atto sul piano sindacale, desideriamo fornire ai lavoratori alcune indicazioni.
In fondo alla pagina è possibile scaricare l'allegato testo dell'articolo 16 della Legge 183/2010.
È importante evidenziare che vi sono alcune tipologie di part-time che non possono essere revocate: i part-time dipendenti da malattie gravi, quelli concessi insieme alla pensione, o per poter svolgere un altro lavoro e comunque tutti quelli firmati successivamente all’anno 2008 sono al riparo dalla revisione.
Ricordiamo alle lavoratrici e ai lavoratori interessati che per procedere alla revoca o alla modifica del contratto i dirigenti dovranno giustificare tale scelta in relazione alla posizione ricoperta dal dipendente all’interno dell’ufficio, motivando dettagliatamente le esigenze dell’amministrazione.
L'istituto del part-time ha consentito e consente a migliaia di lavoratori di conciliare più serenamente le esigenze lavorative con quelle della vita personale.
Con la revisione dei part-time si colpiscono ad esempio le donne lavoratrici, che suppliscono con il proprio tempo di vita alla drammatica carenza di servizi sociali alla famiglia e lo si fa dopo che le stesse donne hanno subito l'innalzamento a 65 anni dell'età pensionabile.
Ancora una volta si tenta di affermare la supremazia del tempo di lavoro sulle altre dimensioni della vita di ognuno di noi, piegando il diritto e tentando di trasformalo in concessione.
Raccomandiamo alle lavoratrici ed ai lavoratori di non firmare le proposte di revisione che dovessero giungere dalle amministrazioni in quanto tale firma si configura come un’accettazione della proposta.
Già esistono sentenze che condannano quelle amministrazioni che hanno revocato del tutto i contratti di part-time senza motivazioni dettagliate e comprovabili.
Ci stiamo attivando anche per offrire una tutela legale alle lavoratrici e ai lavoratori colpiti da una norma ingiusta e da un’amministrazione indifferente ai diritti dei suoi “dipendenti”.