Sicilia – ADM, lettera aperta alle lavoratrici e ai lavoratori UD Catania

Catania -

É passato poco più di un mese dall’Assemblea unitaria dello scorso 16 dicembre all’UD Catania.

Un’Assemblea fortemente voluta da USB, che alla luce dello stato di malessere diffuso tra il personale e dell’atteggiamento dell’Amministrazione sempre più unilaterale e sordo alle richieste sindacali, era pronta, sin da quel giorno, a proclamare lo stato di agitazione del personale.

Diverse le cose venute fuori dalla viva voce delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno partecipato.

  1. Una chiara carenza di personale ed organizzativa, che sfocia nell’aggravio di mansioni e di pressioni lavorative sul personale dell’U.D di Catania, dove insiste il porto e l’aeroporto maggiori della Sicilia rispettivamente per merci movimentate e per numero di passeggeri. Ci chiediamo se la Direzione sia consapevole dello stress da lavoro correlato a cui il personale dell’U.D. di Catania è sottoposto e quali rimedi abbia intrapreso;
  2. La necessità di intraprendere una richiesta formale di innalzamento del livello  dell’UD Catania (che rappresenterebbe sia una pianta organica con un maggior numero di colleghi che anche un budget di sede ed un premio di  produttività maggiorati anch’essi);
  3. La cottimizzazione del lavoro e l’assegnazione di obiettivi sovra stimati rispetto al personale in organico;
  4. L’assenza da novembre 2021 presso l’U.D. di Catania della POER, figura chiave di coordinamento tra le varie sezioni e la Direzione, per la quale l’amministrazione riconosce una indennità pari a circa €. 20000 €. l’anno a fronte di incarichi dati a titolo gratuito a colleghi volenterosi di questo ufficio;
  5. La necessità ( già  formalizzata ai tavoli sindacali)  di redigere e far conoscere al personale tutto un organigramma  con specifica indicazione sia delle attività che delle sedi di lavoro ( Porto, Aeroporto, SOT Riposto) presso cui vanno effettuate. E’ emerso chiaramente  stress da parte del personale per la mancanza  di una chiara organizzazione dei vari settori, per non parlare della necessità di chiarezza sul punto anche ai fini delle norme in tema di infortunio e del tragitto casa- lavoro. Non solo: si è innestata nell’UD la pratica dell’emanazione continuativa di numerosi Ordini di servizio, con improvvisi cambi di reparto di alcuni colleghi senza alcun periodo propedeutico di formazione e in contraddizione tra loro;  
  6. Criticità delle condizioni lavorative del personale che effettua verifiche.  Solo dopo una nota congiunta sindacale, la Direzione ha predisposto un gazebo mobile per coprire dalle intemperie i funzionari verificatori ma si ribadisce la richiesta di una soluzione più consona, anche in conseguenza delle caratteristiche climatiche dell’U.D. di Catania, dove si toccano medie estive di 45%;
  7. Assenza di rilevazione dello stress da lavoro correlato o comunque mancato coinvolgimento dello stesso, ove rilevato.

Queste sono le criticità venute fuori durante l’Assemblea e che riteniamo dovrebbero essere la base di partenza per un percorso di mobilitazione dentro l’UD Catania, immaginandolo quanto più ampio e condiviso possibile. Lo divulghiamo solo ora al personale perchè avremmo voluto non essere soli a farlo ( l’Assemblea era stata convocata da tutte le sigle e dalla RSU)  ma un mese di attesa ci sembra più che sufficiente per decidere di prendere in mano la situazione.

Non solo. A tutto quanto sopra si aggiunge quanto accaduto dopo il 16 dicembre.

  1. L’invio delle ingiunzioni per il recupero dei buoni pasto ( un bel regalo sotto l’albero di Natale non c’è che dire) rispetto al quale dopo aver messo a disposizione il format dal legale abbiamo avviato un’interlocuzione coi vertici dell’Amministrazione per una soluzione  equitativa della vicenda, in considerazione dell’anomalia nelle turnazioni all’aeroporto;
  2. L’invio delle pagelline e del relativo termine di 20 giorni per le contestazioni, sempre sotto Feste, senza che siano mai stati affrontati dei colloqui in itinere con i singoli dipendenti che potessero sollevare lo scarso rendimento o comportamento non ritenuto idoneo dal dirigente;
  3. La nota della Direttrice del 22 dicembre  trasmessa durante ultimo incontro sindacale,  al quale USB ha deciso di non partecipare in rispetto alle criticità venute fuori durante Assemblea,  con la quale l’attuale Direzione, sconfessando anni e anni di contrattazione e battaglie sindacali sul punto, senza alcun provvedimento formale di ritiro degli atti emanati dai suoi predecessori dichiara senza tanti giri di parole di volere avere le mani libere e  decidere chi entra e chi esce dall’aeroporto. Il tutto con l’aggravante che si cita una norma di 20 anni fa laddove  la stessa Direzione fino al 2021 ha ricosciuto  l’accordo emandando il bando, cosa che ha fatto prima ancora lo stesso Direttore regionale ad interim Oliviero  e prima ancora il direttore Spina che ha emanato l’ultima nota di sintesi al riguardo.

Signore e signori, siamo all’archeologia sindacale!

Insomma, di ragioni per dire basta e alzare la testa e avviare una stagione di mobilitazione  e convocare  uno stato di agitazione ce ne sono a bizzeffe.

Ti chiediamo di darci un cenno, rispondendo a questa mail, o contattando il delegato sindacale USB alle Dogane.

Se non ora quando?

USB PI Agenzie Fiscali Sicilia