Esito assemblea Dp di Treviso del 29 settembre

Treviso -

Al termine dell’assemblea del personale indetta dall’USB PI sui temi che saranno oggetto dell’incontro del 29 settembre presso la Direzione Provinciale di Treviso, l’USB PI ha inviato la nota che riportiamo di seguito affinchè le legittime richieste avanzate da chi ha parteciato possano trovare risposte concrete.

Al Direttore della Direzione Provinciale di Treviso

alla R.S.U. della Direzione Provinciale di Treviso

alle OO.SS.

Oggetto: Esito dell’assemblea del personale della Direzione Provinciale di Treviso

In vista dell’incontro con le parti sociali programmato dall’Amministrazione per lunedì 29 settembre p.v., l’USB PI in data odierna ha riunito in assemblea il personale della Direzione Provinciale di Treviso per affrontare le tematiche inserite nell’ordine del giorno.

Di seguito si riporta sinteticamente quanto emerso:

1. Accesso al Lavoro agile a colleghe e colleghi di recente assunzione:

Incomprensibile l’atteggiamento ingiustificato ed iniquo che l’Amministrazione continua a mantenere nei confronti di questi colleghi quando viene negato l’accesso allo smart working o quando non viene autorizzata la seconda giornata settimanale. In nome di una presunta “mancata autonomia” nello svolgimento dell’attività lavorativa (argomentazione general generica inappropriata per la stipula di un contratto individuale che dovrebbe, in presnza di un rigetto dell’istanza, essere supportato da motivazioni specifiche per ciascun richiedente)  si nega un accesso al lavoro agile al pari del personale di maggior anzianità, creando una situazione iniqua all’interno della DP di Treviso. E’ emerso come l’autonomia dei colleghi e delle colleghe sia già stata acquisita da tempo considerato che Agenzia ha aumentato gli obiettivi per l’anno 2025 proprio contando sulla professionalità acquisita dai cd. “neoassunti”. Quanto ribadito in assemblea è di estendere immediatamente le condizioni previste dalla regolamentazione sul lavoro agile a tutti coloro che ne hanno fatto o ne faranno richiesta e, laddove l’istanza dovesse essere respinta, che la motivazione venga esposta con elementi specifici, riferibili al singolo caso in esame.

2. Carichi di lavoro

Nel corso dell’assemblea ha trovato spazio un dibattito che ha legato questo tema all’impossibilità di far fronte ai carichi di lavoro assegnati nell’orario ordinario di lavoro e alla necessità di doversi fermare a fine giornata, per portare a termine quanto assegnato nelle tempistiche richieste. Il tema che coinvolge ogni articolazione della DP, è stato già affrontato con alcuni coordinatori di team in apposite riunioni, a fronte di richieste avanzate dal personale per l’autorizzazione preventive al straordinario o riposo compensativo, negate nonostante la disponibilità del richiedente a fermarsi oltre l’orario per il completamento delle attività assegnate. L’ampio dibattito sul tema ha dato l’occasione per definire “lo straordinario”, che non può e non deve rispondere alla normalità di un tempo lavoro, ma essere legato a situazioni occasionali e straordinarie. E’ stata illustrata la modalità di richiesta e fruizione della Banca delle ore, un istituto previsto dal CCNL, che non trova spazio alla DP di Treviso. E’ stato precisato che lavorare oltre il proprio orario, qualificando il tempo di lavoro extra come “ore eccedenti”, senza che poi questo tempo trovi un utilizzo concreto nella compensazione dei permessi a recupero o per la fruizione della flessibilità in entrata o in uscita, significa lavorare senza ricevere un compenso, lavorare gratis, situazione inaccettabile dal personale, in difesa della propria dignità e a tutela della professionalità impiegata. Il personale intervenuto ha chiesto che vi sia massima trasparenza nell’attribuzione delle ore di lavoro straordinario attribuito alle diverse articolazioni della DP attraverso una reportistica periodale con la quale si conoscano il numero di ore attribuite, il numero di lavoratori che ne hanno usufruito, il numero di lavoratori ai quali l'autorizzazione è stata negata, l’eventuale residuo di ore utilizzabili in alter aree/team da chi ne fa richiesta e il numero di ore eccedenti lavorate per ciascun team della DP di Treviso.

3. Flessibilità oraria

L’assemblea è stata l’occasione per ribadire la necessità di una maggiore flessibilità in entrata e in uscita che il personale chiede da anni, per far fronte alle diverse necessità personali e familiari che si vengono a creare nella quotidianità. L’Amministtrazione non ci risponda ancora una volta che a tutti coloro che hanno fatto richiesta di una flessibilità maggiore rispetto all’accordo, è stata concessa. Vanno ampliate le fasce di flessibilità per dare l’opportunità a tutte e tutti di poterne godere quando serve. L’USB ha ribadito che, proprio per l’atteggiamento di rigidità avuto in occasione degli accordi sull’orario di Lavoro non firmò alcun accord sul territorio Veneto, in quanto le trattative non furono l’occasione di ascolto di necessità specifiche legate a trasporti e di conciliazione vita lavoro/vita private, ma si ridussero gli incontri a vere e proprie  farse nelle quali i termini deglii accordi erano già stati dettati dalla Direzione Regionale Veneto uniformando ad un unico orario le fasce di flessibilità per tutte le articolazioni di Agenzia. E’ necessario garantire un nuovo accordo.

4. Lavoro straordinario, banca delle ore, utilizzo ore eccedenti l’orario di lavoro (si veda punto 2.)

5. Gestione degli archivi cartacei

Il tema è stato ricollegato ad una questione di opportunità, considerate che spesso le amministrazionii si riferiscono a ditte specializzate per la gestione degi archivi e non al personale che viene incaricato di svolgere l’attività in questione e sull’impatto che tale attività ha sui carichi di lavoro già fortemente impattanti. Se l’Amministrazione necessita del contributo del proprio personale è corretto che questa attività riguardi un “progetto” spcifico, cui possa accedere tutti coloro che vogliano partecipare e che si svolga oltre l’orario di lavoro con compenso straordinario.

La numerosità e la complessità dei temi che l’amministrazione intende affrontare lunedì 29 settembre con le parti sociali, non ha trovato spazio nelle due ore di assemblea programmate dall’USB PI (punti 5 e 6).

Non c’è stato il tempo di parlare della rilevazione dello Stress Lavoro Correlato, attività sollecitata dall’USB PI più volte negli anni, anche attraverso l’invio delle risultanze di un sondaggio, ispirato al questionario INAIL che l’anno passato la scrivente O.S. aveva somministrato in forma anonima al personale della DP di Treviso e le cui risultanze indicavano interventi immediate per abbassare il livello di rischio. A tale proposito siamo venuti a conoscenza che il questionario che l’Amministrazione si appresta a somministtrare, non sia stato concordato con i RLS della DP di Treviso, convocati solo su richiesta per un’informativa, ma ai quali è stato precluso il coingimento nel processo di redazione, come sarebbe previsto dalla normative vigente in tema di Sicurezza (art. 50 del D.Lgs. 81/2008). Inoltre il sondaggio che verrà proposto pare riguarderà l’anno 2024. Sondare le condizioni di lavoro di un anno diverso da quello in corso è del tutto inutile, perchè non fa la fotografia delle condizioni attuali a fronte delle quali il datore di Lavoro può e deve intervenire se emergessero fattori di rischio. Proporre un sondaggio per un anno diverso, ormai trascorso, renderebbe i risultati del questionario non utili perchè le condizioni attuali potrebbero oggi essere mutate.

La rilevazione dello Stress Lavoro Correlato è un’attività complessa e seria e non va fatta solo per togliersi un obbligo e fleggare una casellina reportistica.

L’impegno che l’Amministrazione prenderà lunedì prossimo, per affrontare le numerose tematiche proposte all’ordine del giorno dalla RSU e ribadite nel corso dell’assemblea dell’USB PI, sarà l’occasione per dare un segnale di vero ascolto verso un personale che al momento non ha trovato le risposte che ragionevolente si aspettava.   

Treviso, 29 settembre 2025

         Fabrizio Piccolo                                    Giuseppina Di Pasquale

        Delegato USB PI                            Componente Esecutivo Nazionale

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