Sicilia – Entrate, assemblea USB alla DP Catania: sconfiggere l’isolamento e dare voce alle lavoratrici e ai lavoratori per uno nuovo risveglio collettivo

Catania -

Si è svolta lo scorso 1 marzo una partecipata Assemblea organizzata dalla USB e avente all’ordine del giorno stress, carichi di lavoro- criticità, VALE, sciopero generale contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere del prossimo 8 marzo.

Stress da lavoro correlato-Questionario USB su benessere Organizzativo

La procedura di rilevazione dello stress svolta dalla Direzione Provinciale di Catania lo scorso novembre ha portato all’inserimento della DP di Catania nella fascia di rischio “non rilevante”; l’USB non solo ritiene che non siano stati adeguatamente considerati eventi sentinella (da fonte INAIL indicatori di stress) quali mancata rotazione, ferie non godute, turn over, ma non accetta che tale rilevazione sia stata fatta (a differenza che in diverse DP Italiane) senza il coinvolgimento del personale, tramite sottoposizione di questionari per gruppi omogenei.

Le lavoratrici e i lavoratori hanno sempre voce in capitolo, figuriamoci su un tema come lo stress e in una situazione di malessere talmente diffusa da portare a tensioni divisive tra le articolazioni, tutte in sofferenza. Per questo abbiamo fatto noi quello che non ha fatto la Direzione: aprirci all’ascolto attivo avviando un’autoinchiesta e chiedendo a tutte le lavoratrici e i lavoratori di rispondere in maniera anonima al questionario sul benessere organizzativo da noi preparato.

Durante l’Assemblea sono stati illustrati i dati emersi dalla redazione dei questionari che ha coinvolto circa il 25 % del personale. I dati emersi rendono univocamente il quadro di una situazione di malessere diffuso legato alla gestione dei carichi di lavoro.

Tra le tante criticità emerse le più significative attengono allo svolgimento di attività che esulano dalle indicazioni degli atti dispositivi ( circa il 68 %) così come dalle assegnazioni in procedura Va.Le ( oltre il 70 %); inoltre, la maggior parte del carichi di lavoro sembrerebbe essere costituito da scadenze di legge e non di obiettivo a VALE e da numerosissime attività non consuntivate ma essenziali al funzionamento dell’Ufficio.

L’86 per cento riferisce di aver disturbi del sonno e altri disturbi di ansia.

Il 97 per cento ritiene che il tempo a disposizione non sia sufficiente per rispettare le scadenze assegnate.

In relazione al supporto dei responsabili solo una piccola parte ha risposto affermativamente.

Per il 54 per cento viene fuori che le lavorazioni assegnate non corrispondono alle percentuali indicate negli atti dispositivi di assegnazione (la Sicilia coi team fantasma è la regina del fenomeno delle condivisioni- il c.d. spezzatino)

Un numero esiguo ha risposto affermativamente alla possibilità di avere il tempo di leggere circolari e note operativa durante l’orario di lavoro.

Solo un terzo lavora in team che hanno un FTE (full time equivalent) almeno pari ad 8 persone.  

Il 98 per cento pensa che la possibilità di commettere errori materiali sia aumentata negli ultimi anni.

Solo l’11 % del personale pensa che la sua professionialità sia adeguatamente riconosciuta dall’Amministrazione.

Poco più della metà di chi ha risposto  conosce i carichi di lavoro del proprio team.

Impietosi i numeri sullo svuotamento di unità entro l’anno.

I dati emersi risultano, pertanto, del tutto in antitesi con le risultanze finali della rilevazione dello stress fatta dalla DP e fotografano una realtà lavorativa tutt’altro che rassicurante sul piano dello stress da lavoro correlato.

Per questo motivo si invitano tutte le lavoratrici e i lavoratori che non lo abbiano ancora fatto a partecipare alla compilazione del questionario, onde consentirci di avere un dato quanto più ampio possibile e soprattutto ridare voce a chi non ha avuto voce offrendo al sindacato dati concreti sulla base dei quali continuare a intervenire.

USB Pubblico Impiego - Agenzie Fiscali: Come si lavora negli uffici dell’Agenzia delle Entrate

A ciò si aggiunga,  che all’unanimità l’Assemblea ha richiesto che la rilevazione dello stress venga fatta coinvolgendo le lavoratrici e i lavoratori.

Procedura V.A.L.E

La discrasia tra realtà lavorativa e rappresentazione di parte datoriale emerge in tutta la sua forza nella procedura delle performance in corso; procedura che, seppur operativa in via sperimentale, non è priva di efficacia sul piano lavorativo ed economico e delinea impianti di metodo preconfenzionati che ove non corretti andranno a regime in maniera irreversibile.  

Ed è per questo che USB (unica a non avere firmato le linee guida VALE in Agenzia, ad aver approntato dei format per le osservazioni sin dallo scorso febbraio 2022 e ad avere posto in Sicilia la questione a livello regionale e provinciale e chiesto la sospensione della procedura nelle Assemblee) ritiene necessario e doveroso apportare ab origine correttivi fondamentali ai processi valutativi così come agli applicativi, nei quali, a oggi, non è consentito inserire  le osservazioni dei valutati fatte nel febbraio 2022 in sede di colloquio di patto- assegnazione.

Con buona pace dei principi su ci si fonda, almeno sulla carta VALE: “la valorizzazione del contributo fornito dalle persone all’interno dell’organizzazione”. Si è evidenziato, infatti, in molti contesti il mancato ricevimento delle osservazioni svolte in sede di colloquio (o meglio monologo) di patto, così come l’attribuzione di obiettivi in percentuale (quindi un numero numericamente non quantificabile) sia del tutto coincidente con le percentuali di budget (V2) assegnati agli uffici ma prive di collegamento con la realtà lavorativa locale.

A fronte di obiettivi percentuali calcolati su dati indeterminati in sede di colloquio e solo a posteriori determinabili, si è evidenziato che l’assegnazione degli obiettivi è del tutto slegata dalle risorse attribuite ai processi e alle numerosissime attività, comunque da svolgere, extra obiettivo.

Dopo aver dato sostegno nel 2022 a chi ha voluto trasformare il monologo in reale colloquio con le dovute osservazioni ( che afferiscono alla fase iniziale di parametrazione degli obiettivi) l’ Usb ha già elaborato un manuale di autodifesa che allega al presente comunicato.

In ultimo, la nostra idea di una valutazione periodica anonima e dal basso dei responsabili è stata condivisa dall’Assemblea oltre che dall’85 % dei questionari. Insomma, senza base scordatevi le altezze!

Criticità Uffici- Articolazioni- Team

Ferme restando le plurime note della USB trasmesse alla DP in tema di carichi lavoro, richieste di accesso al Budget (sempre più secretate o non intellegibili) - consistenza organica, si è entrato poi nello specifico delle strategie da adottare.

Come ad esempio e solo da ultimo, il documento sindacale unitario sull’Ufficio Legale. Documento reso possibile solo grazie alle segnalazioni puntuali fatte dal personale a cui il Direttore ha risposto e per il quale verrà ribadita la richiesta di un tavolo tecnico che metta mano alle priorità e alle tempistiche delle lavorazioni.

Abbiamo fatto presente che al fine di un intervento incisivo e non meramente “estetico” è necessario che siano le lavoratrici e i lavoratori a descrivere in maniera specifica le criticità che li riguardano. Che ci sia carenza di organico lo sanno anche i muri: il punto è adottare i correttivi sulla base del personale presente.

La nostra proposta è quella di rilevare le criticità nella maniera quanto più orizzontale possibile. Non a caso come RSU elette nelle liste USB avevamo anche chiesto alla compagine neo eletta un regolamento RSU in cui prevedere la creazione di gruppi di lavoro misti (RSU- personale) per sollevare le questioni attraverso la lente di ingrandimento dei veri protagonisti: le lavoratrici e i lavoratori

L’Invito al sollevamento analitico delle questioni è stato accolto subito dall’Assemblea, dove sono emerse in diretta criticità su diversi linee di lavorazione quali 36 bis, registro, certificati carichi pendenti e uffici territoriali distaccati.

Nello specifico è emerso che la lavorazione del controllo ex art. 36 bis grava su 3 unità, compreso il capo team. Una unità è impegnata praticamente full time nelle lavorazioni collegate a liquidazioni giudiziali e consolidamenti ex art. 367 C.C.I.I., la seconda unità è impegnata ogni giorno al presidio dello sportello e alla lavorazione delle istanze CIVIS. Le suddette unità si occupano, inoltre, delle lavorazione delle istanze che rivestono carattere di indifferibilità ed urgenza rappresentata quasi giornalmente dal Capo team, dal Capo Area e dalla Direttrice. Tale situazione non lascia spazio alla lavorazione delle numerose istanze in autotutela che pervengono quotidianamente, fatto che si ripercuote non solo su un’utenza sempre più inferocita ma anche sulle lavorazioni e le tempistiche dell’Ufficio Legale che, dal canto suo, necessità di istruttorie puntuali e valutazioni preliminari ai fini della difesa erariale. 

Per quanto riguarda l’Ufficio di Giarre si registrano numeri di appuntamenti sovradimensionati rispetto alle unità allo sportello ( con una media di 30 appuntamenti al giorno), un numero enorme di istanze in autotutela e di CIVIS ( a fronte di soli due operatori),  richieste massive di servizi e registrazioni via mail e pec.

In relazione all’attività di controllo carichi pendenti si è rilevato che, in un contesto di aumentate richieste di rilascio dei certificati ai fini del PNRR, la lavorazione espone il funzionario ad un concreto rischio di errori di valutazione, complice il difficile e lento scambio di informazioni con l’ADER, l’assenza di linee guida chiare, l’avvicendarsi di rottamazioni e condoni su cui Ader non sempre aggiorna il dato, il mancato accesso alle banche dati e applicativi dell’Ufficio utili alle valutazioni dei carichi.

Altre criticità sono state evidenziate in relazione alla lavorazione/archiviazione degli atti privati da registrare sulla base di richieste avanzate via mail, con carente e/o insufficiente versamento di imposte.

Alcuni colleghi hanno segnalato problemi in tema di sicurezza degli sportelli e di aggressioni verbali negli uffici territoriali privi di vigilanza, dopo il mancato rinnovo della convenzione con l’Associazione Nazionale Carabinieri (su cui è stata interessata la DR Sicilia), così come la questione del nuovo contratto assicurativo sui mezzi utilizzati per servizio esterno e la franchigia di euro 750,00 a carico del lavoratore, prevista per vari tipi di evento (sezione 3 - limiti operativi della polizza) quali urti attivi/passivi con altri veicoli; tutte questioni su cui USB ha più volte sollecitato l'Amministrazione chiedendo un rinnovo della polizza con copertura totale.

Queste sono solo alcune delle criticità venute fuori in Assemblea.

La nostra idea è quella di non lasciare indietro nessuno e quindi di raccogliere tutte le segnalazioni in maniera sistematica.

Come detto pubblicamente in Assemblea, Usb si fa carico di raccogliere le segnalazioni su criticità specifiche che le colleghe e i colleghi vorranno inviarci entro il 21 marzo p.v. agli indirizzi mail sicilia.agenziefiscali@usb.it; anastasidafne@gmail.com; dafne.anastasi@agenziaentrate.it.

Ogni segnalazione, su cui diamo garanzia di pieno anonimato, verrà condivisa con le OO.SS e la RSU al fine di un documento ricognitivo specifico da produrre non solo a parte pubblica per le dovute decisioni da adottare (non ci dimentichiamo che siamo alla vigilia di un momento “epocale” di  innesti di personale neo assunto e da altre Regioni)  ma anche alle autorità competenti in caso si valutino forme non rinviabili di mobilitazione.

Se la dittatura dei numeri e degli obiettivi ha un costo in termini di benessere organizzativo, di conflittualità interna e di tenuta istituzionale ed essere responsabili significa essere per lo più meri divisori di pratiche vuole dire solo una cosa: il sistema non regge.  D’altronde come diceva qualcuno le cose non si cambiano chiedendo permesso ma a spinta.

Sciopero generale contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere

I temi trattati e il desiderio comune della discussione non hanno lasciato spazio all’ultimo punto all’ordine del giorno: lo sciopero generale dell’8 marzo.

L’appuntamento di piazza per il corteo a Catania è alle 9.30 a Piazza Roma!

Vi aspettiamo  per lottare insieme ed essere il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce

USB PI Agenzie Fiscali Sicilia