Veneto – Entrate, Verona: “Scorretta” non è l’USB ma chi ha avallato un accordo sulla valutazione che mortifica il personale

Verona -

Il 24 ottobre si è tenuta l’assemblea del personale della DP di Verona, incontro molto partecipato sia per la numerosità dei colleghi e delle colleghe che vi hanno preso parte, che per i tanti interventi che hanno animato il dibattito.

Nonostante vi fossero diversi punti all’ordine del giorno, i temi trattati su cui si è acceso il dibattito sono stati sostanzialmente due: le ultime novità in materia di lavoro agile seguite al recente accordo erogato unilateralmente dall’amministrazione e i risultati del primo anno di entrata in vigore della valutazione del personale.

Non c’è stato il tempo di illustrare i temi dello sciopero del 17 novembre prossimo che vedrà l’USB a Roma davanti al palazzo della Funzione Pubblica a rivendicare la riapertura dei contratti scaduti da due anni, il recupero della perdita di potere di acquisto dei nostri salari con un aumento che non potrà essere inferiore a 300 euro netti mensili, la rivalutazione del buono pasto, un milione di assunzioni nella categoria del pubblico impiego necessari a garantire la tenuta dei servizi pubblici nel nostro Paese, la stabilizzazione delle migliaia di precari in tutti i settori della categoria e l’immissione degli idonei nei posti di lavoro a lenire la drammatica carenza di personale che grava in termini di carichi di lavoro su chi è già in servizio.

Il tema della valutazione ha scaldato fin da subito il dibattito: è emerso tutto lo sconforto e il malcontento di lavoratori e lavoratrici che sono stati mortificati dalle valutazioni ricevute per l’anno 2022, che hanno evidenziato la totale discrezionalità lasciata nelle mani del dirigente rispetto alla valutazione delle competenze. Nonostante ciò dagli interventi è emerso che il personale della DP di Verona non ha ritenuto di appellarsi alla richiesta di revisione prevista dalla procedura per vedersi riconoscere una valutazione più equa, corrispondente al lavoro svolto. Diverse le motivazioni del comportamento inerte adottato. Alcuni hanno affermato di non aver voluto procedere pensando di boicottare il processo, ignorandolo, non aderendo alle “regole del gioco”; altri non hanno agito richiamando il fatto che “tanto i primi tre anni sono sperimentali”.

Nelle assemblee organizzate nei posti di lavoro negli ultimi due anni e nei numerosi comunicati sul tema, USB ha sempre ribadito che “sperimentale” non significa che questo sistema non produrrà alcun effetto, ma solamente che potrebbe avere dei correttivi nel corso dei tre anni di sperimentazione. Abbiamo spiegato le motivazioni di quanto detto e ribadito che a partire dal 2025 la valutazione del periodo 2022-2024 rappresenterà il triennio di riferimento per le progressioni economiche, elemento che peserà non meno del 40%, così come previsto dal CCNL.

Da quando è stato introdotto il sistema Va.L.E., USB ha inviato a tutto il personale dell’Agenzia numerosi comunicati che mostravano le criticità del sistema e informazioni utili anche per compilare la richiesta di revisione della valutazione da presentare al proprio valutatore. In Veneto le richieste presentate dal personale sono state una ventina, in tutta Italia circa 500. Il risultato di questa rinuncia dei lavoratori e delle lavoratrici a far valere le proprie ragioni si è tradotto per Agenzia che il sistema funziona e non necessita di alcuna rettifica.

Di fronte ai commenti dell’assemblea che hanno espresso l’iniquità del sistema, USB ha ricordato di essere stata l’unica organizzazione sindacale a non sottoscrivere il verbale di confronto dell’1 dicembre 2021, redatto alla fine dell’incontro che definiva i criteri generali del sistema di valutazione, documento dal quale traspare in maniera evidente la posizione di USB, contraria al sistema, rispetto a quella delle altre OO.SS. presenti a quel tavolo che hanno ritenuto l’accordo un buon punto di mediazione, considerando concluso positivamente il confronto. Al delegato UIL di sede che, non sapendo spendere alcuna parola a giustificazione del palese danno che questo sistema porta nei posti di lavoro, ha bollato con l’epiteto di “scorrette” le delegate di USB che tenevano l’assemblea precisando che il documento firmato dalle OO.SS. non era l’accordo, ma il verbale di confronto di quella trattativa, rispondiamo allegando proprio il documento in questione.

Il personale potrà farsi così un’idea propria sul sindacato che sta dalla parte dei lavoratori e sulle OO.SS. che invece in quell’occasione non li hanno tutelati.

USB PI Agenzie Fiscali Veneto