Entrate – Va.L.E., se questo è merito …
In questi giorni lavoratori e lavoratrici dell’Agenzia delle Entrate stanno ricevendo le valutazioni per l’anno 2024 e, nonostante il raggiungimento degli obiettivi e l’impegno profuso tra carenza di personale e inefficienze organizzative scaricate sul personale, la maggior parte si sente ripetere che deve accontentarsi di una valutazione complessiva di “Adeguato”.
Un sistema perverso, voluto dall’Amministrazione con il sostengo di TUTTE le sigle sindacali che hanno sottoscritto un verbale d’intesa, ad eccezione di USB che ne ha sempre evidenziato le criticità, sta creando anche quest’anno forti malumori. Il personale è arrabbiato per la mortificazione di una valutazione che non condivide o rassegnato perché si sente impotente rispetto al sistema, senza avere ancora sperimentato quali saranno le conseguenze economiche che questa valutazione produrrà.
Come USB il 9 aprile abbiamo organizzato, presso la sede centrale dell’Agenzia delle Entrate, un Convegno dal titolo “Valutazione: Merito o Arbitrio?” (che potete rivedere QUI) riguardante la valutazione nella Pubblica Amministrazione ove, alla presenza di docenti universitari, esperti della materia, giuristi e dirigenti della Pa, abbiamo analizzato le storture del sistema, l'inadeguatezza della valutazione a migliorare le prestazioni della PA e le pesanti ricadute sul personale.
Nel nostro settore sono anni che chiediamo all’Amministrazione con proposte concrete di modificare questo modello iniquo e divisivo, scelto con la condivisione delle altre sigle sindacali. Infatti, se è vero che la legge impone alle Amministrazioni di valutare i propri dipendenti, è altrettanto vero che lascia liberi i singoli Enti di decidere le modalità e le regole della valutazione. E l’Agenzia delle Entrate, a differenza di altre amministrazioni, tra i mille modelli possibili ha scelto quello che gli garantisce la massima discrezionalità, limitando al minimo oggettività e trasparenza. Questa purtroppo è la realtà dei fatti, che le altre organizzazioni sindacali (nel tentativo di far dimenticare le loro responsabilità) cercano di nascondere, raccontando che le distorsioni generate dal sistema dipendono dal singolo facilitatore o dal dirigente di turno.
Il sistema è invece perfettamente funzionale allo scopo per cui è stato concepito, ovvero essere strumento di ricatto e di pressione nei confronti del personale, per cui l'unica soluzione è che venga radicalmente cambiato.
La verità è che la valutazione così come è stata concepita ha poco a che fare con il merito, ma si configura come un sistema che si arrampica sugli specchi nella distribuzione di poche “eccellenze”, uniche disponibili per disposizioni impartite dall’alto. L'Agenzia, anzichè riconoscere le elevate competenze che in ogni ufficio si distinguono, premia, invece, i dirigenti che riescono a differenziare al ribasso le valutazioni.
Per sabotare questo sistema occorre reagire ora, rifiutando una valutazione che non rispecchia il lavoro svolto, adoperando gli strumenti messi a disposizione (richieste di riesame e ricorsi alla commissione) ma anche rivolgendosi ad organismi terzi, spinti dalla consapevolezza che questo sistema, lontano dal riconoscere il vero merito, inciderà domani sulla distribuzione del salario accessorio e rallenterà passaggi economici e carriere.
L’USB è al vostro finaco in questa battaglia e continuerà a mantenere alta l’attenzione su questo tema e a proporre miglioramenti concreti. Tocca a lavoratrici e lavoratori decidere quale O.S. sostenere, a chi dare forza per contribuire al cambiamento!
USB PI Agenzie Fiscali
I prossimi appuntamenti:
“Contro le guerre e per il disarmo”
- sciopero generale di tutto il mondo del lavoro venerdì 20 giugno
- manifestazione a Roma in Piazza Vittorio Emanuele II sabato 21 giugno